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Bellano, 1930

"Bellanesi, il 21 aprile prossimo venturo, fausta ricorrenza del Natale di Roma e Festa del lavoro, il paese avrà l'onore di ospitare una gita di panettieri provenienti da Como, Erba e Cantù, promossa dal sindacato degli stessi..."

Venerando e Gualtiero Scaccola sono tutti casa e panetteria, some da lavoro, a cui il padre non ha concesso nemmeno una carota.

Fino a quando per festeggiare la fondazione di Roma, il segretario dei panettieri decide di organizzare una gita in barca a Bellano.

Un avvenimento che farà risvegliare i fratelli dal loro torpore, spingendoli ad accorgersi delle gioie della vita, oltre al loro lavoro.

Anche la caserma è coinvolta nella gita in barca a Bellano dato che presenzierà il federale e l'evento non può passare in sordina.

Il maresciallo Maccadò dirigerà i suoi uomini in quella che dovrebbe essere una festa perfetta ma sembra risolversi in un evento catastrofico.

Con la nota ironia, l'amore per la città di Bellano, la caratterizzazione perfetta dei personaggi, ritorna Andrea Vitali con Sua eccellenza perde un pezzo.