Un mondo di libri:

"Eravamo usciti dalle nostre famiglie riportando ferite profonde, ma non eravamo usciti da noi."

Siamo in Puglia, un ragazzo ed una ragazza incrociano le loro storie in un'amicizia intrisa di un amore profondo che si tinge di fraterno.

Il paese dove vivono, se da una parte li va stretto, dall'altra è una sorta di confortevole abitudine.

Ma Claudia non sopporta più finzioni e costrizioni e decide di andare a Berlino e cominciare una vita dove spezza la soglia di ogni schema alla ricerca della felicità. Anche se questo significa perdersi senza nessun appiglio, per poi piano piano ritrovarsi e imparare a conoscersi.

Francesco, che la segue a distanza, tra telefonate e un filo sottile e invisibile che collega le loro anime, decide di raggiungerla a Berlino.

E anche lui dovrà fare i conti con se stesso, con l'accettazione di ciò che è.

Spatriati in dialetto pugliese non significa solo senza patria, ma incerto, disorientato, senza arte né parte.

È  così che Claudia e Francesco si sentono, ma non si fermano, perché loro cercano il loro posto nel mondo, la loro autenticità, senza regole a cui obbedire a testa bassa.

Spatriati di Mario Desiati