Un mondo di libri:

Parigi, anni '70.

Albert Meister, sotto pseudonimo di Gustave Auffeulpin, scrive la storia di una gigantesca cavità scavata nello spiazzo che avrebbe ospitato il Centre Pompidou.

La cavità sarebbe il luogo sottostante, perfetto per accogliete attività culturali di ogni tipo, a seconda delle preferenze di ciascuno.

Un'utopia, dove una comunità per nulla in linea con la cultura sovrastante, quella ufficiale e diffusa, si autogestisce ed organizza attività di ogni specie.

"A forza di prepararsi a vivere meglio domani, ci dimentichiamo di vivere oggi, a forza di esaltare l’amicizia e l’amore, non viviamo né l’una né l’altro, a forza di parlare di rivoluzione, ci dimentichiamo di vivere un’esistenza che realizzi la rivoluzione in noi."

Dissacrante, visionario, permeato di speranza: Sotto il Beaubourg di Albert Meister