Un mondo di libri:

Roma, albergo Robecchino, 2 marzo 1911.

Giulia Trigona, dama di corte della regina Elena di Savoia e moglie del conte Romualdo Trigona, decide di incontrare per l'ultima volta, su insistenza del medesimo, il suo ex amante.

Sarà in questa occasione che perderà la vita, assassinata brutalmente da Vincenzo Paternò, l'uomo a cui aveva concesso un ultimo incontro.

Cosa l'abbia spinta a recarsi in quella camera d'albergo, cosa abbia pensato, vissuto, non possiamo saperlo con certezza nè ricostruirlo con la logica.  Queste domande hanno attraversato il pensiero di Monica Guerritore più e più volte, e hanno trovato una via, una possibile forma espressiva, intrisa della forza evocativa di molte donne interpretate sulla scena: Madame Bovary, Marianne, la Lupa, Carmen...che han fatto sì che questo libro trovasse forma.

Ecco la storia di Giulia ricostruita dalla Guerritore con la sensibilità e le migliaia di sfaccettature delle donne interpretate.

Il tradimento, il dolore dell'abbandono, l'amore carnale a riempire il vuoto, la sopraffazione, la gabbia di una vita borghese, l'illusione dell'eterno amore sono tutti sentimenti che devono aver attraversato Giulia così come altre donne prima  e dopo di lei.

Una storia personale e dimenticata che diventa eco universale dell'animo femminile.

"La cupa vicenda di Giulia Trigona ha radici nelle dinamiche tragiche tra uomo e donna che ci hanno fatto sognare, commuovere, piangere..."

Quel che so di lei. Donne prigioniere di amori straordinari di Monica Guerritore