Un mondo di libri:

Parigi, 1879.

"Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc, oggi è caduto nell'oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."

Grenouille ha una mente lucida, così precisa a riconoscere qualsiasi odore, persino a distanza, eppure così opaca per sentimenti e razionalità. Egli è un mostro, un emarginato dalla società fin dalla nascita, rigettato e rigettante, vive soltanto nell' inebriamento dagli odori e per procurarsi le sue essenze è disposto a tutto, senza un briciolo di umanità o rimorso.

Repellente e affascinante allo stesso tempo, un personaggio che tiene alta l'attenzione per tutto il romanzo.

Profumo di Patrick Süskind