Un mondo di libri:
divani in viaggio
Pomodori verdi fritti
Alabama, Stati Uniti, 1985.
Evelyn è una donna in preda ad una crisi di mezza età e insoddisfatta di sé.
Ogni settimana si reca alla casa di riposo Rose Terrace dove il marito fa visita alla madre, il cui carattere non le va proprio a genio ed è per questo che attende nel salottino comune. Proprio qui un giorno fa conoscenza con la Threadgoode, una vecchietta simpatica e di spirito, che non solo la aiuta a superare le sue crisi ma inizia a raccontarle la storia della sua vita a partire dagli anni '30.
Il romanzo racconta i fatti relativi al famoso Caffè di Whistle Stop, dove si cucina uno dei piatti preferiti della signora Threadgoode, i pomodori verdi fritti.
La storia procede attraverso la voce della vecchietta e del bollettino settimanale della signora Dot Weems, che agli inizi del 1900 gestisce l'ufficio postale del paese, nonché degli articoli di giornale del tempo, con una sovrapposizione di voci e piani temporali.
Le tematiche affrontate non sono per nulla banali: la difficile convivenza tra bianchi e neri, l'amore violento o omosessuale, la morte, la giustizia.
"Pensa a quei ragazzi: hanno paura di sedersi a mangiare vicino a un nero, ma divorano le uova che escono dal culo delle galline."
La sensazione è quella di guardare un vecchio album di foto dell'epoca mentre chi ne è ritratto, siede accanto a noi e ce lo racconta.
Pomodori verdi fritti di Fannie Flagg
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