Un mondo di libri:

Oriente, 1978.

Un docente mette in luce il cliché di Oriente diffuso grazie ad opere principalmente francesi, inglesi e americane.

Ci sono studi di orientalistica che guardano all'Oriente come un luogo glorioso e inacantato e c'è una mentalità occidentale che per ragioni socio politiche ne offre un'immagine sfalsata, l'Oriente come colonia.

"La standardizzazione culturale ha aumentato l'efficacia della demonologia accademica e artistica ottocentesca dell'”Oriente misterioso”. E in nessun caso ciò è più vero che nella percezione del Vicino Oriente. Tre fattori hanno contribuito a rendere iperpoliticizzata, a volte sino a sfiorare il fanatismo, la percezione del mondo arabo e islamico: in primo luogo, l'esistenza di antichi pregiudizi antiarabi e antislamici in Occidente, le cui tracce si trovano senza fatica nella stessa storia dell'orientalismo; in secondo luogo, l'urto storico tra nazionalismo arabo e sionismo, con i suoi profondi effetti sulla influente minoranza ebraica degli Stati Uniti, e sulla popolazione americana in genere; in terzo luogo, la quasi totale assenza di una solida prospettiva culturale che potesse consentire una certa comprensione del mondo arabo-islamico, e una discussione più obiettiva dei suoi problemi."

Ma lo scopo non è quello di schierare l'Oriente contro l'Occidente, quanto capire i presupposti su cui molti studi e fonti letterarie hanno creato un'idea che ha inevitabilmente condizionato la visione dell'Oriente.

Orientalismo di Edward Wadie Said