Un mondo di libri:

Jenin, Palestina, 1948.

"Quaranta generazioni di peccati e carità, di cucina, duro lavoro e ozio, di amicizie, ostilità e accordi, di pioggia e corteggiamenti. Quaranta generazioni con i loro indelebili ricordi, segreti e scandali. Tutto spazzato via dal concetto di diritto acquisito di un altro popolo, che si sarebbe stabilito in quello spazio rimasto libero ..."

1948 è l'anno di inizio del conflitto arabo-israeliano, da qui inizia il racconto di Amal, per narrare la storia della sua famiglia, quattro generazioni di palestinesi costretti ora a vivere nel campo profughi di Jenin.

Amal sopravvive insieme a pochi altri membri della sua famiglia, emigra sola negli Stati Uniti dove con una borsa di studio cerca di rifarsi una vita.

Ma la Palestina è nel suo cuore, nella sua pelle fin nel profondo. Lei, nata durante il conflitto, non ricorda solo la violenza ma anche la bellezza della sua terra e delle sue origini.

Non può dimenticare, né per coloro che combattono, né per coloro che sono morti ingiustamente.

Una storia commovente di grande amore e di dolore, che punta i riflettori su una situazione ancora irrisolta.

Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa