Un mondo di libri:

Lucca, giorni nostri.

La protagonista assoluta è la quotidianità, quella di una famiglia normale: madre, padre e figlio. La routine quotidiana disegna una linea retta che ci abitua alla piattezza, ma basta un piccolo evento, un' aggressione, per farci comprendere che quella linea può diventare così appuntita da trasformarsi in un' arma.

Barbara, la moglie di Davide, viene difesa da un' aggressione in un locale grazie all'intervento di uno sconosciuto, Diego, un maestro zen, che diventerà poi amico di Davide.

Mano a mano che i due si conoscono, Davide diventa consapevole che tutto quello che negli anni ha imparato a sottacere, a disciplinare dietro lo studio del cervello ed alla sua professione di medico, non può essere incanalato dalla razionalità.

Esiste in ognuno di noi una violenza primordiale che può essere risvegliata da rancore, odio, vendetta e ci porta alla brutalità di un gesto che può rivelarsi estremo.

All'inizio Davide pare solo rifletterci, ma poi si trova dentro alla violenza vera e propria, vittima e a sua volta possibile carnefice. E allora comprende: "Ora so che l'universo è infinito perché contiene tutto l'odio generato dalla razza umana dall'inizio dei tempi. Questo è ciò che siamo. Questa è la sostanza di cui siamo fatti: sangue, furore, detriti di sogni al confine tra sogno e veglia."

Un libro in cui la tensione incalza in crescendo, un linguaggio ricco di solide e fini perifrasi, che va a colpire nel segno.

Nova di Fabio Bacà