Un mondo di libri:

Tokio, qualche decennio fa.

Si parla d'amore ma non è il classico romanzo d'amore.

Sembra quasi che ci sia lo zampino di Dostoevskij per come viene descritta la personalità dei personaggi in profondità, ma in questo caso non è lo scrittore a tracciarne i charoscuri  ma sono i personaggi stessi a raccontarsi.

Sono schietti, autentici, dichiarano le loro emozioni di un'esistenza aggrovigliata, come tutte le vite umane. L'unica differenza è che spesso nella vita si tende a mostrare un gomitolo ben ordinato, mentre in questa storia c'è un'esigenza di chiarezza, di trovare pace, ma i grovigli sono presenti e a volte difficili da dipanare, nemmeno con un taglio netto.

Questi nodi insolubili si mostrano al lettore in tutta la loro forza, avviluppandolo.

Una storia a ritroso nel tempo e nell'anima.

Norwegian Wood di Haruki Murakami