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divani in viaggio

                                                                                                       Nebbia

Spagna, inizi del 1900

Augusto è un giovane benestante, rimasto orfano, che innamoratosi della nipote dei vicini di casa e di una fanciulla che governa la sua casa, sarà combattuto nella scelta da compiere tra le due donne. La scelta si rivelerà fatale, ma non solo; Augusto comprenderà, dialogando con i personaggi che lo circondano,e con l'autore stesso del romanzo, quanto la sua vita sia una farsa, una vera e propria finzione letteraria.

In opposizione al realismo dell'epoca, lo scrittore Miguel de Unamuno, decide di creare un romanzo, da lui stesso definito nivola, crasi tra nebbia e nuvola, dove il protagonista acquisisce la consapevolezza non solo delle maschere che indossiamo nella vita, tematica cara a Pirandello, ma persino della nostra possibile inesistenza, in una relatività dei fatti che può quasi condurci alla follia.

"Nessuno può dire se davvero esisteva o no; e men che mai poteva dirlo lui stesso!...Nessuno può essere certo di esistere...Noi esistiamo soltanto per gli altri..."

Come in una sorta di The Truman show, Augusto prenderà una decisione drastica, comparendo in sogno all'autore e ammonendolo.

"Noi uomini non siamo soggetti né alle grandi gioie né ai grandi dolori, perché queste gioie e questi dolori ci giungono avvolti in un’immensa nebbia di piccoli eventi. E la vita non è altro che questa nebbia."

Nebbia di Miguel de Unamuno  

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