Un mondo di libri:

Il commissario Maigret, spalle larghe, figura imponente, bombetta sulla testa e pipa sempre accesa, entra in un'inchiesta come infilerebbe i piedi nelle pantofole.

Amante della buona cucina, non disdegna un whisky o una birra, proprio come il commissario Montalbano, e non è un caso che Camilleri fosse un appassionato dei racconti gialli di Simenon.

Nell'avvicendarsi dei suoi casi, ben 75 romanzi , attraversa la Francia in lungo e in largo su qualsiasi mezzo, dalla bicicletta, alla metro, al treno, alla barca e a volte utilizza persino l'aereo per spingersi oltreoceano.

Il lettore osserva attraverso gli occhi di Maigret un ritratto della Francia: dalle promenades assolate e fiorite della Costa Azzurra, allo sciabordio della risacca nel grigiore della Normandia, ai vicoli e i boulevard di Parigi.

Ma non si è solo catapultati nel paesaggio e nelle strade francesi, ma persino nelle osterie, descritte in maniera semplice ma incisiva, negli appartamenti, nelle ville, nei mestieri di chi conduce la sua giornata mentre Maigret si imbatte in un crimine.

Pochi accenni precisi ad un' espressione, un modo di vestire, un pensiero manifestato e Simenon delinea i personaggi. La sua maestria sta proprio nella secchezza di un linguaggio semplice ma che fotografa la realtà.

Sono storie ordinarie ma mai noiose, semplici ma complesse quanto lo è il caso quando si incontra con l'agire umano.