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divani in viaggio
L'ospitalità è sacra
Secondo i Greci l'ospitalità , la xenia, era un'azione sacra e consisteva nel rispetto reciproco tra ospitante e ospite e nel cercar di soddisfare al meglio il proprio ospite ( cibarlo, lavarlo e dargli vestiti puliti e un regalo di congedo).
Questo derivava dalla credenza che dietro ad ogni ospite di qualsiasi condizione sociale, potesse celarsi un dio, il quale si sarebbe potuto vendicare in caso di mancato rispetto.
Quando Odisseo nel suo lungo viaggio di ritorno da Troia ad Itaca, approda naufrago sull'isola dei Feaci, nudo, sporco di salsedine, imbrattato dagli affanni, egli viene condotto a palazzo da Nausicaa, la figlia del re. Poiché ella riconosce in lui la dignità dell'ospite, lo aiuta immediatamente. A palazzo riceverà un bagno, dei vestiti puliti ed un festoso banchetto. (VI Odissea )
Odisseo, nel suo peregrinare si ferma sull'isola abitata dai Ciclopi, mostruose creature, dotate di un solo occhio, che non conoscono né leggi né civiltà e nemmeno rispettano gli dei. Ecco perché nell'incontro tra Odisseo e Polifemo questo ultimo infrange tutte le regole. E la prima cosa che fa appena incontra Odisseo è chiedere l'identità, senza avere prima offerto ospitalità, stravolgendo completamente il codice di comportamento fino ad arrivare a quel macabro banchetto in cui si ciba degli ospiti stessi. (IX Odissea)
Dunque l'ospitalità è il pilastro della civiltà, e non c'è nessun contratto sulla quale si basa, nessuna garanzia del fatto che chi la presta riceverà qualcosa in cambio, ed è proprio per questo che è un bene comune e va tutelato. Il riconoscimento del suo valore viene prima di qualsiasi ragionamento su di essa, se la rinneghiamo a priori allora siamo come i Ciclopi.
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