Un mondo di libri:

Il 13 settembre 2022 Mahsa Amini, una giovane studentessa iraniana recatasi a Teheran per festeggiare il suo compleanno, fu arrestata dalla polizia poiché non indossava correttamente lo hijab e massacrata di botte fino alla morte.

Questo terribile episodio ha sollevato proteste da parte di molte donne che sono scese in piazza al grido di "Donne, vita, libertà".

La morte di Mahsa è stata solo l'ultima goccia di un vaso colmo di soprusi, di 40 anni di regimi di velo obbligatorio e politiche contro la libertà della persona, in particolar moda della donna.

L'autore ci racconta bene gli eventi politici del paese, da quel 1979 in cui Khomeini fa ritorno in Iran e fonda una repubblica islamica fondamentalista.

Da quel momento tutti gli oppositori vengono messi a tacere, giustiziati, torturati, intimiditi. Ma la voce delle donne non tace, è in quell'anno che il movimento femminista insorge e coinvolge negli anni sempre più anche uomini, minoranze, tra cui gli afgani presenti in Iran.

Il movimento vuole allargarsi ad un messaggio universale di sorellanza globale, varcando i confini del paese.

Grande spazio è lasciato al ricordo di tutti coloro che si sono opposti al regime in nome della libertà ed ai giochi politici di un governo oppressivo.

Un libro di speranza, un faro di luce nel buio della repressione.

"Crescerò come un germoglio verde,

Andrò oltre la ferita del mio corpo,

Che mi hanno inflitto solo perché esisto,

Sono una donna, una donna, una donna

Se uniamo le nostre voci,

Se camminiamo insieme,

Se ci prendiamo per mano,

Ci emanciperemo dalla tirannia,

Costruiremo un mondo nuovo."

L'Iran in fiamme di Arash Azizi