Un mondo di libri:

Marsiglia, anni '60.

Françoise Ega è una donna di origini antillane che vive in Francia con il marito e i figli.

Dopo aver letto di Carolina Maria de Jesus, una donna brasiliana delle favelas che racconta la sua durissima vita, decide di dare voce ai soprusi che le donne di colore emigrate in Francia, devono subire ogni giorno.

Queste donne vengono "comprate" nel loro paese da donne francesi borghesi che ne faranno le loro donne di servizio, pagando il biglietto del viaggio e ricattandole per anni in nome della riconoscenza. Questa riconoscenza consisterebbe in lavori nelle loro case, senza alcuna garanzia di previdenza sociale, malattia, ferie pagate. I lavori sono pesantissimi e il rispetto è assente.

Françoise decide di fare un esperimento sociale e di lavorare a casa di queste donne, per poter descrivere la sua esperienza in un diario che verrà pubblicato postumo nel 1978.

In nome del rispetto per le donne, per le donne di colore e per la giustizia, tollera i lavori più pesanti, per poter denunciare quella che a tutti gli effetti è una tratta degli schiavi in chiave moderna.

Con una prosa semplice e genuina, da cui emerge un grande forza di volontà e coraggio: Lettere a una nera di Françoise Ega