Un mondo di libri:

Maine, Stati Uniti,  1920.

"Qui a St. Cloud's" scrisse il dottor Larch, "mi è stata offerta la scelta di giocare a Dio o di lasciare tutto al caso. L'esperienza mi ha insegnato che quasi tutto è affidato, il più delle volte, al caso; coloro che credono nel bene e nel male, convinti che il bene vincerà alla fine, dovrebbero saperli cogliere, i momenti in cui è possibile giocare a Dio. Non capitano spesso."

Nell'orfanotrofio di St. Cloud's nasce Homer Wells, il nome gli viene dato da una delle due infermiere che lavorano a fianco del dottor Larch.

Il dottore si occupa non solo delle donne che decidono di partorire all'orfanotrofio, ma anche di quelle che decidono di abortirvi. Pratica al tempo illegale, ma alla quale il dottore si dedica per evitare di lasciare numerose donne nelle mani di pseudodottori o di rimedi casalinghi.

Homer cresce nella struttura e dopo i fallimentari tentativi di adozione  il dottor Larch lo istruisce nella professione di medico e ginecologo, in cui il ragazzo si dimostra molto  abile.

Finché un giorno decide di partire insieme ad una coppia venuta ad abortire, per andare a lavorare in un'azienda che produce sidro di mela.

Homer si trova molto bene nella nuova sistemazione, ma l'amore e la conoscenza del mondo adulto, fino alla paternità, cambierà le carte in tavola, causando cadute e nuovo equilibri. In fondo egli è in continua ricerca del suo progetto di vita, che forse troverà.

I personaggi hanno a che fare con delle scelte che se pur grandi e dolorose sembrano affacciarsi nel quotidiano di ognuno di noi, le loro relazioni vertono sull'equilibrio delle loro personalità, senza per forza trovare la soluzione trionfante, perfetta.

È un libro toccante, forte, che parla di diverse esperienze, senza omologarle, ma tirandone fuori l'essenza con un linguaggio chiaro, disinvolto, che coinvolge il lettore.

Le regole della casa del sidro di John Irving