Un mondo di libri:

divani in viaggio

                                                                   Leggere pericolosamente

Iran-Stati Uniti, giorni nostri.

La scrittrice indirizza lunghe lettere al padre, ormai scomparso da anni, parlandogli degli accadimenti politici e storici, e delle sue emozioni di fronte ad un paese che viola molte libertà, tra cui quella di leggere libri considerati ingiuriosi, e di un altro paese che si è adagiato sulle conquiste di alcuni diritti svuotandoli del loro significato.

Originaria di Teheran, di cui il padre è stato sindaco, ed incarcerato dal regime, ha sempre vissuto cercando di eludere quel potere che limitava la sua professione, l'insegnamento, e i suoi diritti di persona e di donna.

Dopo diversi anni trascorsi nella paura, sotto la guerra, nel tentativo di andare avanti con le sue convinzioni, si trasferisce negli Stati Uniti, dove tuttora risiede.

Citando diversi libri che sono stati un faro guida nella sua vita, come quelli di Bradbury, Rushdie, Atwood ed altri ancora, Nafisi mette in luce l'importanza della letteratura nelle nostre vite.

Quei libri sono specchio della nostra società, del nostro sentire, delle nostre diversità e a volte anche una sfera di cristallo in cui l'avvenire si materializza.

"A questo punto dovrebbe essere chiaro che quando parlo di libri non mi riferisco alla letteratura della resistenza ma alla letteratura come resistenza."

Leggere pericolosamente di Azar Nafisi  

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