Un mondo di libri:

Sudan, metà del 900.

Dopo aver vissuto molti anni in Inghilterra, il narratore ritorna nel suo paese natale, il Sudan.

Qui conosce un forestiero, Mustafa, che ha un mistero da nascondere e  che racchiude un mondo di opposizioni: non solo il nord e il sud del mondo, ma anche la tradizione e il modernismo, la contrapposizione uomo-donna.

Con l'incedere della storia, ricca peraltro di atti abominevoli,  il narratore non può far altro che riflettersi in un mondo di cui non approva l'orrore ma comprende i meccanismi dei contrasti.

"Il mondo non è cambiato quanto pensi. Alcune cose sono cambiate. Le pompe invece delle nòrie. Gli aratri di ferro invece di quelli di legno. Adesso mandiamo le nostre figlie a scuola. Radio. Automobili. Abbiamo imparato a bere whisky al posto dell'arak e della marìsa. Ma è tutto come prima."

La stagione della migrazione a nord di Tayeb Sahil