Un mondo di libri:
divani in viaggio
La noia
Roma, metà del 1900.
Il giovane Dino è un pittore, ma non c'è nulla che ami davvero fare. La sua vita sbatte da una giornata all'altra come un moscone su una finestra, senza un senso apparente, senza qualcosa che gli possa dare uno scopo, una soddisfazione, un piacere. E questo senso di noia si impossessa di lui fin dall'infanzia, lasciandolo indifferente di fronte a qualsiasi evento.
Dino ce lo racconta apertamente, come se stessimo leggendo un diario privato della sua vita e dei suoi pensieri.
"Ciò che mi colpiva, soprattutto, era che non volevo fare assolutamente niente, pur desiderando ardentemente fare qualche cosa. Qualsiasi cosa desiderassi fare mi si presentava accoppiata come un fratello siamese al suo fratello, al suo contrario che, parimenti, non volevo fare. Dunque, io sentivo che non volevo vedere gente ma neppure rimanere solo; che non volevo rimanere in casa ma neppure uscire; che non volevo viaggiare ma neppure vivere a Roma; che non volevo dipingere ma neppure non dipingere..."
Forse l'amore può dare senso almeno in questa vicenda al giovane Dino? No, nemmeno la relazione tormentata con Cecilia riesce a pacificarlo, sottolineando il fallimento di un mondo borghese basato sui valori del denaro e del possesso.
Un romanzo che appartiene appieno alla letteratura esistenzialista, cioè al racconto della vita dell'uomo in tutta la sua insensatezza e vuoto, la stesso pensiero che compare ben radicato anche negli Indifferenti, il suo precedente romanzo.
La noia di Alberto Moravia
Contattami via email: unmondodilibri19@gmail.com
Copyright © 2021 unmondodilibri.com. All Rights Reserved.