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divani in viaggio

                                                     La filanda di Caracas

Siamo a Caracas, sul lago di Como, una giovane donna cammina fuori dalla filanda e non sta finendo il turno di uno dei peggiori bar di Caracas, ma sta tornando a casa. 

L'inizio è identico a quello di una telenovela sudamericana, ma non lasciatevi ingannare...non lo è. Due individui, bruti ma bravi, con una retina in testa, come quelle che le nonne mettono sopra i bigodini, la attendono sulla via. Oggi come minimo si beccherebbero due denunce per cat calling e stalking, ai tempi invece la polizia era occupata nel sedare rivolte e arrestare dei malcapitati onesti.

Insomma, la poveretta è stata adocchiata da un signorotto, di quelli con Mercedes e rolex al polso, che pensa di poterla conquistare promettendole un posto al prossimo GF.

Ma la ragazza onesta, specie rara, è innamorata di un ragazzo normale, anzi è promessa sposa.

Quindi, lasciate da parte le minacce di rivalsa del sciur, si reca dal parroco per celebrare il matrimonio. Ma... se fosse una telenovela, lascerei il fotogramma sul volto della ragazza che entra in canonica, invece proseguiamo.

Il parroco, a causa di una mazzetta ricevuta dal sciur o peggio per le minacce di mazzate che riceverebbe, accampa scuse: un pellegrinaggio, una comunione, una cresima, insomma...questo matrimonio non lo celebra.

Qui iniziano i guai, un tentativo di matrimonio improvvisato e fallito, avvocati matrimonialisti senza laurea che promettono di risolvere le beghe giuriste e non ne azzeccano una. Capponi giustiziati senza motivo e gli animalisti insorgono.

Monache e non parlo di foche, che reduci da un passato rinnegato da veline, promettono di aiutare l'ingenua ragazza.

Tentativi di fuga, senza uno straccio di navigatore, con l'aggiunta di lavori in corso, rivolte di piazza di no vax e panettieri, dove è facile essere schedati.

E così i promessi sposi sono separati da km e ingiustizie, ma alla fine un povero frate, a cui non dareste due soldi, riesce a risolvere tutto. I cattivi si redimono, anche quelli che non nominiamo, la peste (non l'influenza spagnola ma gli spagnoli hanno comunque avuto una certa influenza) ci mette mano.

Insomma alla fine questo matrimonio si ha da fare. Peccato che si siano fermati alla prima stagione, con il successo che ha avuto avremmo tutti voluto il seguito. 

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