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                                                                              La donna che fugge

Barcellona, giorni nostri.

L'ispettrice Petra Delicado e il suo vice Fermín Garzón sono occupati a cercare una spiegazione per l'omicidio di un cuoco tra gli ambulanti dello street food.

Il caso purtroppo è più intricato di quanto non sembri inizialmente e la morte del cuoco non è la sola, tanto che presto si dovrà fare i conti con altri omicidi e una fitta rete criminale.

Ogni passo verso la soluzione è un passo in un tunnel sempre più buio, dove l'ispettrice Delicado si addentra sacrificando tempo al suo rapporto di coppia.

Inseguire la verità del caso che ha tra le mani è forse un'attenuante per fuggire dalla verità della sua crisi affettiva.

"Mi vedevo come nella famosa statua del Laocoonte: assalita dai figli non miei, dai serpenti e dal viceispettore Garzón. No, basta, dovevo tirarmene fuori."

Tra ironia, birre e caffé dall'intento chiarificatore, riflessioni sulla società, sull'amore e sulle intricate quanto facili vie del male, il romanzo cattura il lettore fino al finale che chiude i conti di tutti i casi aperti, anche quelli di cuore.

La donna che fugge di Alicia Giménez-Bartlett  

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