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divani in viaggio
La bugiarda
Parigi, anni '70.
"I miei genitori erano evasori che amavano visceralmente il denaro, non come qualcosa di inerte che si nasconde in una cassaforte o che si tiene su un conto. No. Lo consideravano come un essere vivente e intelligente che può creare e distruggere, dotato della facoltà di riprodursi."
Patience, nata da padre franco-tunisino e madre ebreo-austriaca, vive a Parigi nella Proprietà costruita dai suoi genitori.
Il padre è direttore generale di un'impresa di trasporti dedita a traffici illegali in paesi dell'est mentre la madre vanesia, ha come unico scopo la cura della sua persona e lo sperpero dei loschi ricavi.
Sarà forse per questo che Patience, diventata una donna matura, con due figlie, rimasta vedova prematuramente del suo amato marito, decide di intraprendere la strada del padre.
Dopo aver condotto una vita nel lusso, insieme al marito, alla dipartita di questo, la protagonista è costretta a rimboccarsi le maniche e a cercare un lavoro per mantenere sé e le figlie.
Patience riesce ad avere uno sguardo ironico su una realtà che è di per sé drammatica se non brutale, fin dalla sua infanzia. Riesce a stabilire una certa empatia con il lettore, nonostante le sue scelte non possano essere giudicate moralmente corrette e questo perché si mostra in tutta sincerità con le sue debolezze.
La bugiarda di Hannelore Cayre, Edizioni Le Assassine, 2020
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