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divani in viaggio
La babilonese
Ninive, VI sec. a. C.
Libbali è la moglie del dio re Assurbanipal, un'esistenza votata alla procreazione, consorte di un uomo che non la ama e che non è nemmeno soddisfatta della sua progenie tutta al femminile.
La tragedia prende avvio quando Libbali si innamora di un giovane prigioniero arrivato alla corte. Per vendetta le figlie verranno giustiziate mentre lei riuscirà a fuggire seguendo una bambina.
È quella stessa bambina che compare in sogno sul finire dell'Ottocento ad un archeologo inglese, Henry Layard, studioso delle civiltà antiche.
Quella bambina sembra la stessa di un disegno del 1600 che un pittore napoletano ha dipinto dopo un incontro con una maga e sua figlia e che è giunto nelle mani di una donna napoletana proprio negli stessi anni del sogno dell'archeologo.
Un mistero che accompagna i secoli, li attraversa e rimane vivido, un mistero che gli stessi protagonisti non vedono l'ora di svelare.
Un viaggio nel tempo tra culture, paesi, lingue differenti.
"...esisto ai tuoi occhi come a una fonte perché non mi devo spiegare, poiché io sono le parole che dirai, il dono che mi offrirai, tu sei me in un’altra forma, siamo la trama dello stesso tessuto, i miei occhi il giorno e i tuoi la notte, le tue mani la terra e io l’acqua..."
La babilonese di Antonella Cilento
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