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divani in viaggio
Il tagliapietre
Louisville, Kentucky, febbraio 1971.
Ben Talfier è un giovane uomo afroamericano, di professione tagliapietre, esattamente come il nonno Papaw, di cui ha scelto di seguire strada e principi.
È lui il protagonista e il narratore di questo dramma teatrale in cinque atti.
Lui che ci racconta quella vita del Midwest fatta di onestà e fede che fa in continuazione a pugni con il dolore e la devastazione che lo circonda. Nella solitudine che divora l'uomo, quell'uomo soffre, prega, si dispera e lo fa quasi a titolo universale, portando in scena conflitti generazionali e disillusioni.
"La grazia lo so somiglia molto all’amore e non la puoi meritare. È liberamente data, senza ragione né equità. Cosa potresti fare per meritarla? Cosa?"
I soliloqui e le considerazioni personali del protagonista a cui McCarthy ci ha tanto abituato, fanno in modo che il testo, seppur di impianto drammaturgico, risulti di facile accesso alla lettura.
Un pezzo che oltre alle considerazioni più amare, contiene un chiaro parallelismo tra l'arte di levigare la pietra e quella di plasmare la parola con la letteratura.
Il tagliapietre di Cormac McCarthy
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