Un mondo di libri:

Lisbona, inizi del '900.

I luoghi fisici in questo libro sono solo uno sfondo perché l'autore ci fa compiere un viaggio nella mente e nell'anima.

Il libro infatti è un diario, una raccolta di pagine, postuma, scritte da Pessoa ma vissute dal suo eteronimo  Bernardo Soares.

Lo scrittore scava a tal punto nelle sua anima e nel suo vivere, che finiamo per sprofondarci dentro, ne siamo trascinati fino ad una dimensione metafisica.

Ed è  proprio con l'annullamento dell'io che si raggiunge la sublimazione e la fusione con il mondo, quasi come  il famoso "naufragar m'è dolce in questo mar".

"Tutto ciò che esiste, esiste forse perché un’altra cosa esiste. Nulla è, tutto coesiste: forse è giusto che sia così."

L'inquietudine nasce proprio dal senso di vuoto che prelude al raggiungimento della dimensione più alta. La stessa cosa che molti di noi hanno potuto provare sognando di cadere in un prcipizio, quell'istante prima della caduta in cui ci sentiamo alienati dall'impotenza.

Un libro da leggere in qualsiasi ordine e in cui perdersi e ritrovarsi insieme a Bernardo Soares.

Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa.