Un mondo di libri:
divani in viaggio
Il lettore
Heidelberg, anni '50.
Michael Berg, ormai adulto, racconta la storia della sua vita.
Quando era un ragazzino, ha incontrato per caso Hanna, una donna piu grande di lui, con cui ha cominciato una relazione.
Hanna, ogni qualvolta si incontrano, chiede a Michael di leggere ad alta voce per lei.
La relazione dura clandestinamente qualche anno, finché Hanna scompare.
Michael prosegue la sua vita e gli studi di giurisprudenza quando un giorno, ad un processo guidato da un suo professore, incontra Hanna tra gli imputati di crimini nazisti.
Così inizia ad interrogarsi su chi sia davvero Hanna, e su come una generazione di ragazzi della sua età, nati dopo l'olocausto, continui a sentire il peso delle colpe dei padri sulle proprie spalle.
"Come potevano dire qualcosa ai loro figli le stesse persone che avevano commesso i crimini nazisti, o erano rimaste a guardare o avevano distolto lo sguardo, o avevano tollerato o addirittura accettato i criminali in mezzo a loro dopo il 1945? Ma, d’altro canto, il passato nazionalsocialista era un tema cruciale anche per quei figli che non potevano o non volevano rimproverare nulla ai propri genitori."
Michael scopre la verità: Hanna è analfabeta, ecco perché chiedeva sempre di leggere per lei, e piuttosto che confessarlo a tutti, ha preferito assumersi colpe più grandi.
Il romanzo si chiude senza risposte, con tonalità di grigi che si avvicinano alla complessità dei pensieri dei personaggi e non aspirano alla limpidezza.
Il lettore di Bernard Schlink
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