Un mondo di libri:

Una piccola cittadina vicino a Dublino, 2008.

Una storia a quattro voci, quella della famiglia Barnes, di cui Dickie è il capofamiglia, proprietario di una concessionaria prossima al fallimento, d'altronde la sua vocazione e i suoi desideri erano ben altri. Poi c'è Imelda, la moglie, di una bellezza magnifica, che vive del passato, in cerca di fantasmi, stendendo il collo verso quei pochi spiragli di luce che intravede nel futuro.

Quindi i loro figli PJ e Cass: il primo è il figlio minore, una sorta di nerd che fatica a trovare il suo posto nel mondo, la seconda invece è un'adolescente prossima al college, con una profonda solitudine interiore.

Attorno a loro numerosi personaggi che collidono come asteroidi con le loro vite o semplicemente ne gravitano attorno. Questo universo è tutto fuorché armonioso, ogni personaggio vive il suo malessere e i suoi desideri senza comunicarlo agli altri, isolandosi e lasciando dentro e fuori di sé una scia infinita di infelicità.

"Una volta che getti la maschera, tutte le altre maschere diventano trasparenti e ti accorgi che, sotto le peculiarità e le stramberie individuali, siamo tutti uguali. Siamo uguali nella diversità, nello star male per la nostra diversità. O, per metterla in altri termini, siamo espressioni diverse di una vulnerabilità e di bisogni uguali per tutti."

Un romanzo dove il confine verso il baratro si sposta sempre più avanti lasciandoci nell'attesa di chi prima o poi dovrà precipitarvi.

Il giorno dell'ape di Paul Murray