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                                                                   Il condominio

Londra, giorni nostri.

Ma poco importa in quale città siamo, perché il luogo dove tutto avviene è un semplice e gigantesco condominio che dispone di mille appartamenti e servizi di lusso. Il condominio è espressione di avanguardia, progresso o forse dovrebbe esserlo, perché più entriamo negli appartamenti, nei corridoi, negli ascensori, e più scopriamo che quella che regna è inciviltà, che degenera ogni giorno sempre più.

I condomini hanno tutto, tutto ciò che basta a vivere tagliati fuori dalla realtà esterna e maturare di giorno in giorno una rabbia insensata, una voglia di prevaricazione e odio.

"Più la vita del condominio diventava arida e indifferente, maggiori erano le possibilità che offriva loro. Grazie alla sua efficienza, il condominio si assumeva il compito di mantenere la struttura sociale su cui si basava la vita dei suoi abitanti: per la prima volta, annullava in ognuno il bisogno di reprimere qualunque espressione di comportamento antisociale e li lasciava liberi di manifestare tutti gli impulsi devianti o ribelli, che stavano già emergendo come gli aspetti più importanti e interessanti nella vita di ciascun individuo. Sicura dentro il guscio del condominio come i passeggeri a bordo di un aereo guidato da un pilota automatico, la gente era libera di comportarsi come voleva, di esplorare tutti gli angoli più bui che era capace di trovare."

Finché la distruzione del condominio non porta davvero al buio fisico, per mancanza di elettricità e a quello morale, dove i personaggi compiono i gesti più atroci.

Il condominio di James Graham Ballard  

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