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Ferrara, giorni nostri.

«La guerra era di nuovo sui giornali, il fiume sempre più in magra ne restituiva le vestigia. Era riapparso un semicingolato tedesco. Era riemersa una chiatta di cinquanta metri. Erano tornati alla luce ponti di barche bombardati dagli inglesi. Alla fine di luglio, la secca aveva esposto le rovine del vecchio ponte tra Ostiglia e Revere. Ilario non aveva potuto vederlo. Ormai se n'era andato».

Ilario Nevi, partigiano, artista, intellettuale ferrarese di fama nazionale muore improvvisamente nel 2022, lasciando un vuoto in chi gli ha voluto bene ma soprattutto palesando un segreto che nasconde da sempre.

Antonia, la nipote di Ilario, torna nella sua terra per la morte dello zio e prova a cercare la verità legandone a doppio filo la sua identità, per il momento in frantumi con quella dello zio.

La narrazione intreccia il racconto di Ilario, della sua vita e della Resistenza, quella di Antonia, segnata da un incidente indelebile, quella del territorio che quasi abbandonato e maltrattato dall'uomo fa ritrovare antichi segni del passato, quello della pandemia e persino quello del misterioso uomo pesce, un rettile antropomorfo del Delta.

Gli uomini pesce di Wu Ming1