Un mondo di libri:

Nofi, seconda metà del 1900.

Nofi è una città immaginaria, in cui intravediamo Nocera, la città dello scrittore, così tanto amata da poterla descrivere in tutte le sue eccezioni, persino quelle più umili, basse, dimenticate da Dio, quelle del fondaco, appunto.

Una serie di racconti e saggi raccolti in un libro molti anni dopo la loro scrittura.

"Io non possiedo la libera creatività. Posso scrivere soltanto stando saldamente appoggiato alla realtà.", l'esergo che Domenico Rea sceglie per il suo libro.

Ed è proprio questo il comune denominatore del libro, quel realismo intriso di tragicità, di bruttezza, di una visione disincantata, con un registro che attraversa tutta la gamma di possibilità.

La trama si dipana tra fili descrittivi precisi, in cui la realtà è irretita.

Fondaco nudo di Domenico Rea