Un mondo di libri:

Torino, secolo scorso.

I protagonisti del romanzo sono Stefano e Nando, due ragazzi torinesi che lasciano la loro città e la loro passione delle gare di ciclismo per recarsi sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale. I due sono l'uno l'opposto dell'altro, Stefano è antifascista e Nando invece è un fascista convinto. Entrambi riescono a sopravvivere alla guerra, confermando le loro convinzioni politiche e facendone un perno intorno al quale ruoteranno le scelte della loro vita.

Due aste di un compasso che girano simultaneamente, a volte si avvicinano ma rimangono fedeli a loro stesse.

Gli anni del dopoguerra sono anni ferventi per Torino, sono quelli del brulicare della manodopera nelle fabbriche come la FIAT, quelli delle rivolte degli operai e degli studenti, quelli dell'arrivo di molte persone dal sud alla ricerca di lavoro, e del tristemente noto incidente della squadra del Toro.

Stefano e Nando proseguono le loro vite, tra il lavoro, la famiglia, i figli, la continua passione per la bici, e noi seguiamo come in una carrellata le loro vite dagli anni della guerra fino alla fine del secolo.

Un romanzo incentrato su Torino ma che diventa specchio degli accadimenti del Novecento, dei modi di vivere, dei valori di quegli anni.

"A vederli dall'alto, anche Steu e Nando, rimasti soli, portavano incisi nelle loro figure, nei loro volti, la storia che avevano attraversato e, con la storia, i sentimenti disordinati e contraddittori che li avevano guidati nell'avventura dell'esistenza."

Eravamo immortali di Marco Cassardo