Un mondo di libri:

Mosca, 1880.

"Credo che le pareti del Circolo dei nobili di Mosca non siano mai state investite, né prima né dopo, da un tale entusiasmo. Gridavano e battevano le mani praticamente tutti, in sala e sul palco. Aksakov è corso a abbracciare Dostoevskij, Turgenev, trascinandosi come un orso, correva verso Dostoevskij a braccia aperte."

Questo è quanto avvenne quando Dostoevskij pronunciò a Mosca, di fronte ad un'illustre platea, un discorso sullo scrittore Puskin.

In un discorso che esalta Puskin, per il grande merito di aver saputo scrivere in lingua russa con un linguaggio privo di inutili arzigogoli e perifrasi, ma altresì poetico, descrittivo e ricco, Dostoevskij parla anche della cultura russa e del sentimento di pacificazione.

Una cultura che nonostante la sua tradizione abbraccia l'Occidente.

Di questa cultura Paolo Nori ci parla sapientemente, non solo traducendo il discorso di Dostoevskij ma allegandovi anche altri interventi e un'introduzione particolare in cui attraverso interessantissimi aneddoti scopriamo e condividiamo l'amore per la letteratura russa.

Discorso su Puskin di Paolo Nori