Un mondo di libri:

Liegi-New York, metà del 1900.

Simenon, indiscusso giallista ci lascia con il fatto sospeso fino all'ultimo, in un romanzo che intreccia le vite di due comuni individui in un sottile gioco di vittima e carnefice, dove i ruoli sembrano quasi invertirsi.

Per gli amanti di Dostoevskij possiamo dire che il ritratto psicologico, il tormento del carnefice è delineato con una tale veridicità da rimandarci direttamente ai protagonisti dello scrittore russo.

Lo stesso possiamo dire della realtà circostante, descritta con tale vivacità che sembra quasi di entrarci dentro, senza alcuno prolissità eccessiva, piuttosto con poche parole precise.

Insomma, avrete capito che viene commesso un delitto, ma non voglio spiegarvi di più, le ragioni, se di ragioni possiamo parlare, le lascio scovare a voi.

Non vi resta che leggere!

Delitto impunito  di Georges Simenon