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divani in viaggio

                                                Dalla stessa parte mi troverai

Roma, Acca Larentia 1978.

Tutti gli anni dal 1978, ad Acca Larentia, in corrispondenza di una grossa croce celtica, i neofascisti si ritrovano per commemorare due vittime dell'MSI.

È quella manifestazione a cui la stessa autrice, ragazzina ingenua e senza alcun interesse politico, si imbatte e a distanza di anni sente il peso della sua indifferenza verso la manifestazione di un credo fascista.

La sua storia scorre in secondo piano, rispetto a quella che si è fatta carico di raccontare, una storia vera e tragica, purtroppo, quella di Mario Scrocca.

Rossella e Mario sono due ragazzini, si conosco durante un'occupazione tramite amici comuni, si innamorano e portano avanti un percorso di vita fatto nella condivisione di ideali comuni. Entrambi sono di sinistra e militano pacificamente insieme ad altri compagni.

La loro vita procede tranquilla tra matrimonio, un figlio, lavoro, impegno politico, fino a quando il suo nome salta fuori, confessato per caso, e senza alcuna reale motivazione, in alcuni verbali che riguardano il terrorismo rosso.

La polizia si presenta a caso di Mario, lo arresta, lo interroga, lo trattiene in carcere e la sera stessa comunica a Rossella la sua morte per suicidio.

Troppe cose non tornano, oltre al fatto che Mario fosse detenuto in una cella anti-suicidio, le testimonianze non collimano, l'autopsia eseguita di fretta e in gran segreto decreta un suicidio sospetto. Nonostante questi e molti altri indizi sul fatto che si tratti più di un omicidio, giustizia non sarà mai fatta. Rossella ha scritto un libro, ha fatto ricerche, ha richiamato più volte la stampa sul caso ma la verità è ancora irraggiungibile.

La storia di Mario è raccontata tramite una narrazione che non pretende di essere un saggio, quanto piuttosto un romanzo fedele ai fatti.

Ed è a questa storia che l'autrice sente di dover affiancare la propria. Lei, che per molti anni è stata a fianco di un neofascista e ne ha subito la perversione narcisista,  e il soggiogamento psicologico, trova il coraggio di mettere in guardia chiunque dal sottovalutare chi cela i suoi comportamenti fascisti sotto l'apparenza del machismo e della goliardia.

Il credo fascista e la conseguente mentalità che comporta è da condannare sempre, senza alcuna scusante.

Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira.  

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