Un mondo di libri:

Roma, giorni nostri.

Ci sono cose che a raccontarle diventano reali e assumono ad un tratto un peso, uno spazio.

"Ho una diga nella testa dove stanno nascoste tutte le cose che fanno davvero troppo male. Quelle cose, io non voglio dirle a nessuno. Io non voglio pensarle, quelle cose. Io voglio che non siano mai esistite. E se non le dico non esistono."

Questa è una di quelle cose, la ricerca di un figlio con le terapie, la fatica, il disagio, il silenzio, il segreto fino alla speranza per poi riprecipitare in una spirale di dolore.

Un racconto autobiografico di una donna che si aggrappa al lavoro e alla scrittura per stare a galla in quel mare di dolore e sensi di colpa.

Un mare descritto in tutte le increspature, perfino quelle dei pensieri più meschini, che emergono mostrando una grande verità, quella dell'imperfezione del genere umano, quella degli sbagli, degli inciampi, della gioia e del dolore che si confondono, si mescolano, quelle delle risposte dai confini netti che non esistono.

Un libro che è una terapia per chi lo scrive ma anche per chi lo legge.

Cose che non si raccontano  di Antonella Lattanzi