Un mondo di libri:

"La riluttanza dell’Occidente a riconoscere l’imperialismo russo e l’ultranazionalismo ad esso associato ha permesso che la Russia preparasse per anni la guerra e il genocidio senza che le democrazie occidentali se ne accorgessero".

Dietro la maschera della denazificazione dell'Ucraina, la Russia ha iniziato una guerra che, come tutte, è colma di orrori e soprattutto di violenza, anche contro coloro che da sempre nella storia sono inermi: le donne.

La violenza sessuale nei confronti delle donne è parte integrante del programma di guerra e si avvale di antiche reticenze, secondo cui le donne sono solo un oggetto, un possesso.

I diritti delle donne e il femminismo sono aspramente condannati.

La scrittrice vive in Filandia ed ha origini estoni, ciò che denuncia è una situazione che ha visto il benestare di decenni di un'Europa che chiude gli occhi di fronte ad una nazione che condanna i diritti fondamentali della donna e perpetua violenze e alimenta pregiudizi sui paesi che prima erano sotto il suo dominio.

Sono storie di innumerevoli voci che riempiono le sue pagine, quelle della cronaca e quelle dell'esperienza familiare, di donne come la nonna estone.

Un grido di denuncia forte e chiaro:

Contro le donne. Lo stupro come arma di guerra di Sofi Oksanen