Un mondo di libri:

San Pietroburgo, 1875-1877.

Anna Karenina è la nota, notissima protagonista dell'omonimo romanzo di Tolstoj.

La donna, già sposata e con un figlio, percepisce il matrimonio borghese come una gabbia, disperata si rifugia in un nuovo amore e in una fuga all'estero con un ufficiale dell'esercito.

Ma questo nuovo amore non è soltanto che la brutta copia del legame a cui fino a poco tempo fa era costretta. Anna capisce che non può rompere le regole di una società patriarcale e borghese, che il suo tentativo di ribellione è fallito e che l'unico modo per affermare con forza la sua contrarietà è soltanto il suicidio.

E così perde la vita gettandosi sotto un treno, rimanendo per sempre l'eroina tragica di questo romanzo.

In questo breve romanzo si parla non solo di Anna Karenina ma anche di altre figure letterarie femminili, come Madame Bovary.

Sono donne che hanno provato dolore e disagio di fronte ad un mondo maschilista, per cui la donna ha l'unica funzione di essere moglie e madre e si deve accontentare del suo posto.

Queste donne rompono le regole della società, alla ricerca di sé stesse e della propria realizzazione, per un senso di vuoto, di uguaglianza, per mancanza di amore. Ma non riescono ad andare oltre, perché una volta compiuto il primo passo, dall'altra parte c'è solo il baratro, l'esclusione da una società che non è in grado di accogliere le loro istanze, e ad attenderle non può esserci che la morte.

Allora per mano di chi muoiono queste donne?

Anna Karenina muore a causa del marito o del suo amante?

"E rispondo, è un suicidio da "volontà etica", è un suicidio come risposta morale ad un'impotenza storica."

Chi ha ucciso Anna Karenina? di Nadia Fusini