Un mondo di libri:

Roma, prima metà del 1900.

"Rispetto agli altri noi avevamo un privilegio, ovvero la ricchezza, ma anche una deficienza: la disarmonia. La nostra era una famiglia in vista, che all'esterno appariva eccellente e impeccabile, ma quello che era considerato un diamante pregiatissimo costituiva, invece, una pietra imperfetta: opaca, di caratura modesta e piena di inclusioni."

Questa è la storia di una famiglia romana  benestante, tre fratelli, una madre di origini statunitensi ed un padre fervente patriota, fedelissimo del Duce. La storia ci viene raccontata da uno dei figli, Fabrizio, che in vista del suo lascito testamentario ripercorre non solo la sua vita ma anche quella dei suoi amici, dei familiari e dei conoscenti. Consapevole della sua fortuna economica che gli ha permesso di vivere negli Stati Uniti in maniera agiata e lontano dagli orrori della guerra, in qualche modo non può fare a meno di ritornare a Roma quando la guerra stessa mette a repentaglio la vita dei suoi cari. Fabrizio si sente ai margini di una guerra che non ha mai combattuto in prima persona come il fratello o che ha mai osteggiato come la madre antifascista o le cui leggi disumane ha cercato di eludere come la sorella nascondendo degli ebrei.

Ma egli ne è cosciente, si ritiene parte di un sistema ben oliato, se pur involontariamente, che ha accettato i dettami fascisti ed ha continuato a vivere dei fasti borghesi persino di fronte alla resa italiana.

È un libro che non ci risparmia dagli orrori, di cui spesso sono vittime anche i personaggi, e ci delinea la storia di un'epoca attraverso un coro di personaggi che interagiscono tra loro ma che mantengono un carattere preciso.

Uno stile preciso e puntuale, capace di descriverci pensieri e azioni dei personaggi senza affettazione ma arrivando al cuore del loro sentire.

Ballata in sol minore di Valentina Miccoli, Edizioni della Goccia, 2022